Appuntamento fisso per gli amanti dei videogiochi, dei fumetti e del cosplay più disparato, anche quest’anno ha avuto luogo presso la Fiera d’Oltremare a Fuorigrotta (NA) la sesta edizione del Gamecon, Fiera del Gioco e del Videogioco!
In contemporanea a Comicon, Salone internazionale del Fumetto, tenutosi a Castel Sant’Elmo , che ha ospitato disegnatori e autori illustri del fumetto italiano.
Sole ustionante alternatosi a pioggia incessante hanno accompagnato queste 3 lunghe giornate di pura frenesia videoludica e fanatismo fumettistico (sono stato colpito da un attacco di tristezza pesante ripensando a tutto ciò che è passato).
Tra un fumetto qui, una foto con la Lara Croft di turno là e qualche partita alle console sorseggiando una bibita, il tempo scorreva fluido senza essere nemmeno accusato. Immerso tra disegni e cosplayer di zombie la fantasia si è ritagliata una gran bella fetta di spazio nella realtà.
Gamer professionisti e non, si sono dati ancora una volta battaglia per una serie estenuante di tornei: si è passati dalle tonnellate di piombo sparate tra Quake 3 Arena, Killzone 3, Cod: BO e Halo 3 alle combo aeree di Tekken 6, passando per i campi di calcio di Pes 2011 & Fifa 11 e per i circuiti di Mario Kart, anche se l’ evento di rilievo sono state le Olimpiadi di Super Mario. Il tutto è stato supervisionato dalla presenza Esl, Progaming Italia e 360Network che sono riusciti a movimentatare adeguatamente l’atmosfera. Ammetto però che di aver sentito un po’ la mancanza delle telecronache del buon “vecchio”(si fa per dire) Akira negli scontri di Quake.
Per quanto riguarda lo stand Nintendo, ha mantenuto la sua presenza anche in questa edizione dando sfoggio dei suoi titoli migliori come Donkey Kong Returns e Wii Sports Resort ma allo stesso tempo ha concesso la possibilità ai nintendari di testare le potenzialità del Nintendo con giochi come il picchiaduro. Vi starete chiedendo “E Mario?”. Per quanto riguarda il baffuto idraulico in salopette avete già intuito da prima che ha ricevuto un posto ad honoris come di dovuto.
Nota rilevante va data alla premiazione di “Brave New Game” dove si è intravisto un barlume di speranza nel campo della produzione videoludica. Indievault.com e Gamecon hanno voluto a loro modo spronare le opere di programmatori indipendenti e studenti. Una giuria composta da personaggi illustri come: Andrea Pessino (co-fondatore e technical director di Ready at Dawn Studios che ha dato alle stampe Daxter e God of War: Ghost of Sparta); Antonio Farina (ex-CEO di Milestone e fondatore e CEO di Reludo); Daniele Azara (executive manager e direttore creativo di Palzoun srl); Matteo Bittanti (professore di Visual Studies presso il California College of the Arts di San Francisco) e Riccardo Cangini (ex-sviluppatore della storica Simulmondo, oggi fondatore e managing director del team di sviluppo italiano Artematica) ha consentito ai valorosi vincitori la possibilità di portarsi a casa un bel gruzzoletto e un trofeo ma soprattutto la consapevolezza di aver creato un gioco indipendente con 2 codici grossi così. Le categorie e i relativi vincitori sono stati:
Superhero “Best Game of the Year”: Chewy, della compagnia olandese Happy Candy Co, è stato premiato come miglior gioco indie dell’anno;
Daring Hero “Most Innovative Game”: il premio è andato a Fotonica, un webgame del team Santa Ragione premiato per le esperienze atipiche e meccaniche originali;
Infine Clockwork Hero “Technical Excellence”: Per il gioco che ha saputo utilizzare nel miglior modo la tecnologia a propria disposizione, nell’eccellenza tecnica ha eccelso Monster Trouble, del team bolognese Magic Dream Games.
Come parere personale potrei dire come questo evento meridionale è riuscito in parte a soddisfare il palato di tutti. Purtroppo solo “in parte” per vari fattori come ad esempio in primis la notevole dispersione di visitatori tra i 2 eventi situati in sedi distinte non tanto vicine fra loro generando così anche alcuni disagi a livello di mobilitazione nei riguardi di molti ospiti alla fiera (il sottoscritto è incluso), altro fattore negativo presente è stato il basso livello di interattività videoludico con pochi titoli presenti (ma buoni) e l’inesistenza di anteprime. Spero quindi che l’anno prossimo il Gamecon (e il Comicon) riesca nell’impresa di richiamare a se numerose altre organizzazioni d’alto calibro in modo da poter far risaltare ancora di più questo stupendo appuntamento del Sud Italia.
Qui Green Ghost,
report su Gamecon2011 concluso, ci si fragga alla prossima!
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